CONTE No! Di geloso amor sprezzato Arde in me tremendo il foco! Il tuo sangue, o sciagurato, Ad estinguerlo fia poco! a Leonora Dirgli, o folle, - Io t'amo - ardisti!... Ei più vivere non può... Un accento proferisti Che a morir lo condannò!
LEONORA Un istante almen dia loco Il tuo sdegno alla ragione... Io, sol io, di tanto foco Son, pur troppo, la cagione! Piombi, ah! piombi il tuo furore Sulla rea che t'oltraggiò... Vibra il ferro in questo core, Che te amar non vuol, né può.
MANRICO Del superbo vana è l'ira; Ei cadrà da me trafitto. Il mortal che amor t'ispira, Dall'amor fu reso invitto. al Conte La tua sorte è già compita... L'ora ormai per te suonò! Il suo core e la tua vita Il destino a me serbò!