La Duchessa Elena, Ninetta, Danieli e detti. Elena vestita a lutto, appoggiandosi al braccio di Ninetta e seguita da Danieli, attraversa la piazza venendo da sinistra e dirigendosi verso il proprio palazzo: ha un libro di preci tra le mani. È salutata con rispetto dai Siciliani, coi quali fami gliarmente si trattiene in colloquio.
VAUDEMONT
Qual s'offre al mio sguardo - del ciel vaga stella?
a Bethune
Tra noi qual si noma - sì rara beltà?
BETHUNE
A lutto vestita - del prence sorella,
Cui tronco fu il capo - ostaggio qui sta!
Or mesta deplora - l'amato fratello...
VAUDEMONT
con vivacità
Amico allo Svevo - che tanto l'amà.
Affetto fatale - che il sangue scontò!
BETHUNE
Quest'oggi ricorda quel dì doloroso...
VAUDEMONT
All'ombra fraterna - invoca riposo.
BETHUNE
sorridendo
E ultrice su noi - la folgor del ciel!
VAUDEMONT
E a dritto, ché il duce - fu troppo crudel!
BETHUNE
Ah! taci: ad un soldato
Mal s'addicon tai detti!...
Bethune saluta rispettosamente Elena e rientra nella caserma con Vaudemont.