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RODRIGO Carlo, ch'è sol - il nostro amore, Vive nel duol - su questo suol. E nessuna sa - quanto dolore Del suo bel cor - fa vizzo il fior. In voi la speme - è di chi geme; S'abbia la pace ed il vigor. Dato gli sia - che vi riveda, Se tornerà - salvo sarà.
EBOLI tra sé (Un dì che presso alla sua madre io stava Vidi Carlo tremar... Amor avria per me?..)
ELISABETTA tra sé (La doglia in me si aggrava, Rivederlo è morir!)
EBOLI tra sé (Perché celarlo a me?)
RODRIGO Carlo del Re - suo genitore Rinchiuso il core - ognor trovò, Eppur non so - chi dell'amore Saria più degno - ah, inver no'l so. Un solo, un sol - detto d'amore Sparire il duol - faria dal core; Dato gli sia - che vi riveda, Se tornerà - salvo sarà.
ELISABETTA con dignità e risoluzione a Tebaldo che s'è avvicinato Va, pronta io sono il figlio a riveder.
EBOLI fra sé agitata (Oserà mai?... potesse aprirmi il cor!)
Rodrigo prende la mano della principessa d'Eboli e s'allontana con lei parlando sottovoce