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Scena VII Rodelinda, poi Bertarido, e poi Grimoaldo con guardie.
Rodelinda Ah! Sì, ecco lo sposo. Ah caro pegno! Mio tesoro! Mio ben!... (va per abbracciarlo)
Bertarido (larresta) Ferma, che degno detuoi pudichi amplessi ancor non sono, se potei dubitar della tua fede. Lascia pria chal tuo piede (si inginocchia) defalsi miei sospetti umil perdono io ti domandi almeno; massolvi, oh cara, e poi mi stringi al seno!
Rodelinda Denostri affetti a intepidir lardore di fredda gelosia, il gel non basta; se lalma mia tu sei... (labbraccia)
Grimoaldo Che vedete, occhi miei! Questa è la casta...
Bertarido (Oh cieli!)
Rodelinda (Oh ingiusta sorte!)
Grimoaldo Questa è la fè costante, che allestinto consorte tu serbi, oh Rodelinda? E un rege amante, che toffre col suo cor la destra el regno, orgogliosa disprezzi, e prendi a sdegno?
Rodelinda (Non sa, che sia lo sposo; oh amore, aita! Si salvi la tua vita, e a torto lonesta rimanga offesa)
Grimoaldo Impudica, non parli? E qual difesa e qual scusa rivolgi entro al pensiero? Porgi a drudo straniero, forse ignobile e vile Ciò che ricusi ad una monaca?
Rodelinda E vero.
Bertarido (E soffrirò, che per timor servile resti offeso il candore di sua bella onestà? Ah no, si muora, pur che viva lonore) No Grimoaldo, a torto si taccia dimpudico un cor sì fido; casti fur quegli amplessi, il consorte abbracci ò, son Bertarido.
Grimoaldo Bertarido?
Rodelinda E mendace.
Grimoaldo Bertarido morì.
Rodelinda Per salvar lonor mio finge così.
Bertarido Per prova che non fingo, e che son io, vedi, come a lei preme più dellonestà propria il viver mio!